Dott.ssa Roberta Manganelli Specialista in Cardiologia e Docente al Master “Tecniche in Ecocardiografia” presso l’Università di Roma La Sapienza
Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte nel nostro Paese. I dati recenti mostrano che queste patologie colpiscono sempre di più e in modo più grave le donne rispetto agli uomini.
Eppure la popolazione femminile ha una percezione ancora molto bassa dei rischi. Da un lato, perché queste malattie nelle donne hanno un esordio tardivo, in genere dopo la menopausa. Dall’altro, perché non si manifestano con i sintomi “tipici” (nel caso dell’infarto, dolore al petto e al braccio sinistro), che rendono i campanelli d’allarme più facilmente riconoscibili.
Ma perché le donne hanno un rischio cardiaco diverso rispetto agli uomini?
Quali sono i consigli da seguire per avere un cuore sano e forte? Quali sono i fattori di rischio ai quali le donne dovrebbero fare attenzione?
Il sistema cardiovascolare delle donne durante l’età fertile è protetto dagli estrogeni. Questi ormoni, infatti, fanno da scudo all’apparato cardiovascolare e regolano in senso favorevole l’assetto metabolico. La menopausa rappresenta una fase di profondo cambiamento perché, con la caduta dei livelli di estrogeni, il metabolismo si modifica, favorendo un aumento della pressione arteriosa e del peso corporeo. Proprio questi fattori comportano maggiori rischi per il cuore, perché aumentano le probabilità per la donna d’insorgenza di patologie dell’apparato cardiovascolare.
Altri fattori di rischio per la popolazione femminile
Oltre alla menopausa, ci sono altri fattori che incidono maggiormente sulla comparsa delle
patologie cardiovascolari. Tra questi:
- diabete
- obesità
- ipercolesterolemia
- ipertensione arteriosa
- stress
- vita sedentaria
- fumo
- predisposizione genetica
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