L’Incontinenza Urinaria Femminile
L’incontinenza urinaria femminile è una patologia che consiste nella perdita involontaria di urina attraverso l’uretra. Il complesso sistema di controllo neurologico della minzione permette all’essere umano di programmare questo evento e di renderlo possibile soltanto in condizioni sociali ed ambientali adatte. Nella donna tale sistema è reso più labile dalla brevità anatomica dell’uretra e dai possibili danni che questo apparato può subire fisiologicamente durante la vita: parti, episiotomie.
Un altro fattore che determina un indebolimento della continenza nella donna è dato dalla menopausa che induce un’atrofia dei tessuti vaginali ed uretrali. La diagnosi di questo fastidioso problema può prevedere almeno due tipologie distinte di patologia: l’incontinenza da sforzo data da un indebolimento della struttura muscolare uretrale o da un prolasso dell’uretra con perdita della sua stabilità, oppure l’incontinenza da urgenza, caratterizzata dalla continua e frequente necessità di urinare. Il secondo caso è tipico delle infiammazioni vescicali o delle vesciche che risentono della menopausa e può giovarsi dell’uso di farmaci che controllano la contrazione vescicale , ovvero di ormoni che ristabiliscono un trofismo dei tessuti sensibili. Il primo caso, invece, è quello più frequente e può essere affrontato con una serie di provvedimenti.
Il primo passo terapeutico consiste certamente nel rendere consapevole la donna del controllo contrattile dei muscoli del perineo: si tratta di strutture muscolari non sempre conosciute e controllate volontariamente. Esistono a questo proposito varie forme di esercizi muscolari (Esercizi di Kegel) e metodiche terapeutiche più moderne, fra le quali ha grande rilievo il trattamento del perineo con energia elettromagnetica grazie ad una speciale poltrona.
Nelle forme più gravi e resistenti di incontinenza si può ricorrere ad interventi chirurgici di stabilizzazione e potenziamento del tono uretrale: si tratta di interventi miniinvasivi che consistono nell’applicazione di paste volumizzanti nell’uretra o di strutture sintetiche che stabilizzano la posizione dell’uretra. Tutto questo può essere eseguito in regime di “Day Hospital” o con un ricovero di 24 ore.